Gioggia forever

Dite la verità: l’avete vista la Meloni? L’avete seguita proprio tutta? Ecco. Avete fatto proprio bene. Perchè non vi siete persi proprio nulla.

Il nostro presidente del consiglio non ha fatto altro che recitare la solita parte. Quella di un politico che viene dalle tenebre della destra profonda, ma che cerca disperatamente di aprirsi una finestra che porti aria più fresca.

In tempi non sospetti, già in queste pagine l’avevo fatto presente. E coloro tra di voi che son più fedeli, e che provano davvero a riflettere insieme a me, se ne sono accorti e se lo ricordano. L’estrema destra, a piccoli passi, sta silenziosamente scivolando verso il famoso guado nel quale ha finito con l’impantanarsi quello che era il PCI. Naturalmente, nel caso dei destri, siamo appena agli inizi, e la strada è ancora assai lunga. Ma è segnata.

Già solo la gara innescatasi all’interno della coalizione dell’ultradestra è un esempio mirabile di questo processo storico. Da una parte c’è la lega. Creatura mostruosa capace di rappresentare il peggio degli egoismi politici. Contro l’unità nazionale. Contro il centrosud. Contro il meridione. Espressione diretta ed immutabile di quella sottocultura che sopravvive all’ombra del campanile nella piazza centrale del paese. Nessuna visione. Nessun progetto. Nessuna prospettiva. I confini del paese sono i confini del mondo. Oltre l’ultima casa, sulla mappa leghista, continua a troneggiare la scritta HIC SUNT LEONES.

Dall’altra resiste ancora, ma con gran fatica, la principessina: Forza Italia. Creatura partorita, gestita e mantenuta generosissimamente dal berlusca. Che però, adesso, non c’è più. Finchè ci stava, Berlusconi era l’alibi perfetto. Gl’imbarazzi di una classe politica del tutto impresentabile erano celati dietro il padre-padrone. Tutti dietro a lui. Tutti capaci solo di sopravvivere (bene) con la scusa del rispetto del capo. Adesso che tocca a loro. Adesso che il problema è camminare con le proprie gambe, a galla son rimasti solo i miserevoli resti di un esercito di cartone. FI s’è resa conto, almeno, che la sua unica possibilità di vivacchiare nella sua moderazione. Agli altri partner il compito di agitare bandiere ideologiche nere o nerissime. A loro invece il ruolo di pacificatori, di mediatori, di quelli coi quali se ne può parlare. Insomma: si scrive FI, ma si legge DC.

Infine, al centro della galassia, ecco il nuovo re sole. Giorgia Meloni. La similfascista che non rinnega, ma vuole voltare pagina. FdI in realtà è già un partito in mezzo al guado, solo che ancora non è disposto ad ammetterlo. Perchè, ovviamente, la storia del PCI è lì a dimostrare quanta tragedia (politica) ci sta appena girato l’angolo. Ed anche perchè, in questo momento, FdI vola che è un piacere. Quindi, per dirla tutta, perchè farsi male da soli? Ma le nuvole s’intravedono. Da una parte una classe politica che non riesce ad essere normale. Similfascisti che sognano ancora di occupare il parlamento con un bivacco. Che fantasticano sul ritorno di podestà e gerarchi. Che non ce la fanno proprio, insomma, a trattenere la nostalgia che li divora. Dall’altra la necessità di girare il mondo. D’intrattenere rapporti istituzionali di alto livello con partner che ti guardano trattenendo a stento le pernacchie. L’intelligenza artificiale per riesumare l’ologramma di nonno Benito? Really?

C’è una cosa, però, che ho letteralmente adorato del film tridimensionale del nostro presidente. Quando, smettendo per un attimo gli occhi da lupa ed indossando quelli da coniglietta, ha chiesto il permesso di andare al bagno. Non ce la faccio più. Chiedo scusa ma devo proprio andare. Applausi a scena aperta. Meglio: standing ovation. Un colpo teatrale imaginifico. Eccola qui, finalmente, la nostra Gioggia. La donna, madre e cristiana. Tutte le mamme, tutte le donne, tutte le cristiane. E tutti i puri di cuore, tutti quelli con la lacrimuccia in tasca, pronta all’uso, e tutti quelli che la politica non m’interessa, la ricorderanno per sempre.

Ricorderanno questa donna che è una di noi. Come noi. Lo vedi? Va al bagno proprio come noi. Se la sta facendo sotto proprio come noi. Non sarà possibile non amare questa donna. Gioggia forever.

In tutto il globo terracqueo.

[Ave] 

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